mercoledì 5 dicembre 2012

Lunario mese di Dicembre

Santi e Ricorrenze



6/12



San Nicola di Bari    Vescovo






 Patronato: Bambini, ragazzi e ragazze, scolari, farmacisti, mercanti, naviganti, pescatori

Etimologia: Nicola = vincitore del popolo, dal greco

Emblema: Bastone pastorale, tre sacchetti di monete (tre palle d'oro)




Nonostante la fama universale, le notizie storiche intorno alla sua vicenda terrena sono scarsissime; nato a Patara di Licia in Asia Minore (attuale Turchia) nel 250 circa diviene Vescovo di Mira sempre in Licia, dove muore attorno al 326, il 6 dicembre.

Il suo culto si diffonde rapidamente dapprima in Asia Minore quindi nel mondo Bizantino e Slavo fino a Roma, nel sud d'Italia e in occidente.

Dopo oltre sette secoli dalla morte, San Nicola di Mira diviene San Nicola di Bari quando 62 pescatori baresi giungono in Asia Minore, già occupata dai Turchi e sottraggono i resti del Santo per portarli in patria dove giungono il 9 maggio 1087 accolti trionfalmente.







La festa di San Nicola


coinvolge i bambini triestini che la sera del 5 dicembre vanno a dormir presto in attesa che arrivino i regali. In questi giorni si svolge la fiera di San Nicolò contaminata dalla tradizione austriaca dove si diceva che Sankt Nikolaus, coperto dal manto rosso, con la mitra sul capo e un sacco pieno di doni sulle spalle era accompagnato da Krampus, personaggio che incuteva terrore con la sua figura villosa, le grandi corna e il sacco per rapire i bimbi capricciosi e la frusta per castigarli.
La festa, che è un piccolo carnevale, è celebrata anche in Istria a Fiume, nel Carnaro e nelle borgate montane del Friuli.
Ricompare nel bellunese. in trentino a Primiero e in val di Fassa e in tutto l'Alto Adige.

Il culto di San Nicola in queste zone è documentato fin dall'ottavo secolo ed è probabile che vi sia giunto direttamente dall'oriente grazie all'Impero Bizantino.

Il patronato su bambini e scolari viene giustificato da alcune leggende come quella dei tre seminaristi che furono resuscitati dal santo; la più celebre che ha ispirato l'emblema delle tre palle d'oro della iconografia quando assicurò alle tre figlie di un vicino di casa impoverito, la dote per maritarle.

San Nicola è anche il dispensatore di doni come Sant'Andrea, S. Lucia, Gesù Bambino e la Befana,simbolo di un processo di cristianizzazione delle feste collegate al solstizio che a Roma erano presiedute dal dio Saturno.

Negli ultimi due secoli il Vescovo di Mira ha avuto un'ulteriore metamorfosi; gli Olandesi storpiarono il nome in Santa Claus e quando i loro discendenti emigrarono nell'America del Nord, portarono anche la tradizione natalizia di Santa Claus. Successivamente, gli americani ne trasformarono completamente la figura: il mantello vescovile divenne una zimarra rossa bordata di pelliccia bianca e la mitra  un cappuccio; gli diedero anche una slitta trainata da renne era diventato quel Babbo Natale destinato ad arrivare in Europa nel dopoguerra sicchè S. Nicola - Babbo Natale non si limita più a comparire nella notte del 5 dicembre ma è diventato una figura familiare su piazze e vie fino alle feste di fine anno per essere poi sostituito ai primi di gennaio da un altro personaggio mitico: la Befana.

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