domenica 29 luglio 2012

Evasioni

Una piacevole serata


è quella che abbiamo trascorso qualche tempo fa e che ora vogliamo descrivere:





 la serata, la quinta ormai di una serie, è stata organizzata dal Consolato TCI di Cremona che con l'iniziativa "Turisti a tavola" ogni volta promuove le eccellenze gastronomiche di una diversa regione o territorio e offre spunti e materiale illustrativo per la visita e la conoscenza del territorio descritto.







 il ristorante che ci ha ospitato ha sede nel castello di Breda frazione di Castelverde, a poca distanza da Cremona. Qui si trova anche l'omonimo agriturismo. Le più antiche notizie della costruzione risalgono all' XI secolo.








in considerazione dell'anniversario dell'Unità d'Italia e considerando i legami storici tra alcuni patrioti cremonesi e le località trentine di Stenico e Sclemo (tuttora a Cremona esiste una via intitolata ai Martiri di Sclemo ed una a Stenico nonchè a Gaetano Tibaldi capo di una squadra di 180 volontari cremonesi che intendevano riunirsi alle truppe di Carlo Alberto nella prima guerra di Indipendenza) la serata ha avuto come riferimento la cucina trentina -  tirolese.






nella bella sala del ristorante dove troneggia un grande camino ci è stato servito il seguente menù accompagnato da un'ottimo Teroldego, vino tipico trentino:
 


 

la minestra mariconda
  


  il gulasch con la polenta





 e per finire la zuppa del prete - metodo di conservazione di vari tipi di frutta con vari tipi di liquori - frutta sotto spirito immersa in un delicato zabaione.











 davvero una piacevole serata d'evasione.





giovedì 26 luglio 2012

Diario di viaggio d'altri tempi







Provenza e Costa Azzurra

 
Sabato 15.4.1995





 
Aigues Mortes
     
Giornata dedicata interamente alla Camargue. La percorriamo in lungo e in largo col pullman; vediamo la Camargue agricola dove si coltivano gli asparagi bianchi e la frutta tra cui il kiwi, quella turistica con i tori e i cavalli bianchi ed i fenicotteri e quella selvaggia. Sulla sabbia si coltiva la vite: è la zona del “Listel o des vins de sable”.
Costeggiamo le risaie, (riso grezzo che deve esser cotto per un’ora) poi l’enorme stagno dei vaccari (etang des vaccarés), il “mas” di Cacharel dove un gruppo di italiani si prepara a cavalcare e dove vedo da vicino le tipiche case dei guardiani provenzali coi muri a calce e i tetti di paglia.
Visita alle saline industriali della Giraud della fabbrica belga Solvey con l’agglomerato di case dall’aspetto nordico (abbaini) per gli operai, ora pressoché disabitate.

La tappa successiva è “Les Saintes Maries de la Mer”: villaggio turistico sorto 20 anni fa sul mare ma a ridosso del delta del Rodano attorno alla chiesa fortificata eretta sul luogo dove sarebbero state ritrovate le reliquie di S. Maria Giacoba e S. Maria Salomé nonché la serva nera S. Sara, patrona degli zingari.
Devo dire che più che le due S. Marie cui per altro sono stati dedicati tantissimi ex-voto, ciò che colpisce è il volto e gli occhi penetranti di Sara, forse perché la statua è posta nella bassa e caldissima cripta.
Abbiamo il pranzo in un locale vicinissimo al mare, ottimo e abbondante: zuppa di pesce servita con crostini e formaggio grattugiato e paella con riso, zafferano, pollo e crostacei; l’ottimo dolce completa il menù.

Dopo pranzo passeggiata lungo il mare dove qualcuno prende il sole e poi relax nella piazza della chiesa dove sullo sfondo si trovano tanti negozi di artigianato, ceramiche e souvenirs.
Parte del gruppo compie un’escursione sul battello per risalire il corso del Rodano dal mare e viceversa.




 

Aigues Mortes la Torre Constance


Verso le 16.30 partenza per Aigues Mortes (= acque stagnanti in provenzale).
Meraviglioso quadrilatero medievale cinto da poderose mura, all’interno grande animazione di turisti. Vediamo la chiesa con la statua di S. Luigi; un’altra statua del santo in veste di crociato sorge in mezzo alla piazza principale dove suona un allegro complesso sudamericano.
Sarebbe bello fare un giro sulle mura, ma non ne abbiamo il tempo.

Cena in albergo e giro notturno della città di Montpellier. Stupenda la place de la Comedie illuminata e abbellita da ricche fontane.
 




continua...



                                                                                                                                                       

martedì 24 luglio 2012

Lunario mese di Luglio

Santi e Ricorrenze
26/7

S. Anna 



altare di S. Anna - chiesa di S. M. Maddalena in Cremona


Etimologia: Anna = grazia, la benefica dall'ebraico

Emblema: il libro


Nonostante non se ne parli
nei Vangeli il culto di S. Anna è molto diffuso sia in occidente che in oriente. Svariati sono i patronati che le si attribuiscono, mentre in ogni città o paese vi sono chiese, cliniche, rioni e strade che portano il suo nome.
Come madre della Vergine Maria, speranza del mondo, è invocata per la raccolta del fieno, è patrona degli orefici e bottai, ma anche dei minatori, falegnami, carpentieri, ebanisti e tornitori.
Spesso rappresentata nell'atto di educare la Vergine a lei sono devote le madri di famiglia, le vedove e le partorienti; protettrice dei fabbricanti di scope, dei tessitori, dei sarti, fabbricanti e commercianti di tele per la casa e per la biancheria.

Alcune notizie di Anna e di Gioacchino, ricco pastore, suo sposo, vengono attinte dai vangeli apocrifi secondo i quali Anna, sterile e disperata per la "fuga" del marito, pregò intensamente Dio affinchè esaudisse il loro desiderio di avere un figlio. Durante la preghiera le apparve un angelo che le preannunciò il concepimento e il parto.

Per lungo tempo i due santi vennero festeggiati in giorni diversi solo con il nuovo calendario liturgico la memoria di S. Anna e S. Giocchino è fissata al 26 di luglio.


Lunario mese di Luglio

Santi e Ricorrenze

25/7

San Giacomo Maggiore Apostolo




(dal sito "Santi e Beati")


 
Patronato: pellegrini, cavalieri, soldati. Malattie reumatiche

Etimologia: Giacomo = che segue Dio, dall'ebraico

Emblema: cappello da pellegrino, conchiglia, stendardo





San Giacomo Maggiore, per distinguerlo dall'apostolo Giacomo di Alfeo, e suo fratello Giovanni, figli di Zebedeo, pescatore del lago di Tiberiade, vengono chiamati da Gesù a costituire il collegio apostolico. Giacomo è il primo apostolo martire nella primavera dell'anno 42.

Secoli dopo nascono tradizioni e leggende secondo le quali Giacomo avrebbe predicato il Vangelo in Spagna. A seguito della occupazione araba nel secolo IX, si dice che il corpo di S. Giacomo è stato prodigiosamente portato nel nord-ovest della Spagna e seppellito nel luogo divenuto poi notissimo e richiamo per moltitudini di pellegrini: Santiago de Compostela.

Quando come due anni fa la festa di San Giacomo cade in  domenica si celebra solennemente il giubileo.



sabato 21 luglio 2012

Lunario mese di Luglio

Santi e Ricorrenze

22/7





                                                       Santa Maria Maddalena






 Patronato: prostitute pentite, penitenti, parrucchieri
Etimologia: Maria = amata da Dio dall'egiziano; = Signora dall'ebraico
Emblema: ampolla d'unguento





La Chiesa latina ha accomunato nella liturgia le tre distinte donne citate nel Vangelo che al contrario la Chiesa greca celebra separatamente.
Maria di Betania, sorella di Lazzaro e di Marta, la peccatrice di cui non si conosce il nome e Maria di Magdala, l'ossessa miracolata da Gesù che lo seguì fino alla Crocefissione ed ebbe il privilegio di vederLo risorto. Ciò a causa del nome comune e di San Gregorio Magno che ritenne di vedere in tutti i Vangeli un'unica donna.

Nel nuovo calendario nella memoria di una sola S. Maria Maddalena senza alcun altro epiteto, come "penitente" si è voluta onorare la donna cui è apparso Gesù Risorto.

Secondo un'antica tradizione greca sarebbe morta ad Efeso, dove an
che Maria e l'apostolo Giovanni avevano preso dimora.







S. Maria Maddalena a Cremona



Alla santa è dedicata l'omonima chiesa nota in città come la chiesa dei matrimoni per la leggiadria della decorazione dell'interno e la struttura integra della volta ad ombrello









 a sinistra dell'altare alla prima cappella si può vedere la tela della fine del XVI secolo dedicata alla Santa.




Fino alla metà del '500 quando il Card. Borromeo le soppresse, in occasione delle feste patronali si tenevano i "palii" tra i quali il più famoso era quello del 22 luglio, giorno dedicato a santa Maria Maddalena: il palio equestre dell'oca durante il quale l'animale veniva appeso ad una corda e chi riuscisse a strapparne il collo era dichiarato vincitore del palio ossia di "due braccia di panno cremisino". La festa che è tuttora ricordata dal nome di una via nelle vicinanze, si teneva proprio di fronte alla chiesa.




giovedì 19 luglio 2012

Lunario mese di Luglio

Ricorrenze


20/7
Una giornata mitica




(immagine tratta dal web)

e non solo per il primo sbarco sulla luna avvenuto 43 anni fa.

FB conta un gruppo che si definisce "quelli nati il 20 luglio" mentre Carlos Santana, Gisele Bundchen, Corrado Tedeschi, Rocco Mattioli, Alessandro Magno, Giorgio Morandi, Natalie Wood, Francesco Petrarca, Jacques Delors e Etta hanno in comune lo stesso fatidico giorno di nascita.

A chi leggendo mentalmente dirà: "AUGURI!" rispondo grazie mille.

Vorrei tuttavia ricordare un compleanno passato e importante quello dei miei 18 anni. All'epoca, nel secolo scorso, non segnava il passaggio alla maggior età ma rappresentava una prima tappa verso l'ingresso nel mondo dei grandi.

Ricordo ancora i regali ricevuti: il pettinino da borsetta con l'astuccio d'argento, gli orecchini a bottone di vero corallo accompagnati da una collana di perle di vetro colorate di rosso e soprattutto l'abito indossato quel giorno





 di stoffa blù era decorato da un bellissimo tralcio di rose  colorate dipinte a mano. Dopo quell'unica volta il vestito non è mai stato più indossato.

Che fine ha fatto allora? Un po' ingloriosamente è diventato un complemento d'arredo, un cuscino, che decora il divano di casa.




filosofia spicciola











sono stati versati fiumi d'inchiostro sull'inevitabile trascorrere del tempo, i cicli della vita, la bellezza e il decadimento semplicemente per constatare quello che la natura ci pone continuamente sotto gli occhi.

Alla rosa sfiorita si contrappone la lavanda al culmine della fioritura.

Mondo Tombolo




per la serie "allegro bestiario" ecco l'ultima realizzazione: un piccolo ed innocuo ippopotamo.

Disegno di "il giardino dei punti " di Milano

venerdì 13 luglio 2012

Domenica in Valsugana

La Valle di Piné





lasciata la verdissima valle dei Mòcheni, a fine mattinata ci trasferiamo nella piccola valle laterale di Pinè che ha in Baselga il centro più importante.


Passiamo i laghi delle Piazze e di Serraia





arriviamo alla località Tressilla dove pranziamo presso l'hotel ristorante Edera





 


Il fulcro della devozione mariana in trentino è il Santuario della Madonna di Piné legato alle 5 apparizioni della Madonna alla pastorella Domenica Targa



  



Accanto al prato della "Comparsa" in occasione del Giubileo del 1900 venne eretto il Monumento al Redentore, che attualmente è all'esterno in ristrutturazione, che custodisce all'interno una copia della Scala Santa della Basilica di S. Giovanni in Laterano a Roma.





la bellissima vista panoramica dal Monumento al  Redentore 



Oggetto di devozione nel Santuario della Madonna di Piné che si trova a Montagnaga è il quadro della Madonna di Caravaggio del 1729 incoronato solennemente per concessione pontificia nel 1894. 



 

interno del Santuario della Madonna di Piné



La strada che da Montagnaga conduce a Baselga di Piné ci riserva una sorpresa perchè gli oggetti lasciati scivolare... risalgono annullando l'effetto salita.

La stessa ebbrezza la proviamo sul pullman con marcia in folle scivoliamo all'indietro




 

  
Concludiamo la giornata domenicale passeggiando sul lungolago dove si trovano delle istallazioni di arte moderna










 Fine


  

mercoledì 11 luglio 2012

Domenica in Valsugana

La Valle dei Mòcheni





nel mio immaginario fino a domenica scorsa non conoscevo la localizzazione nè il significato del nome che tutt'al più spiegavo con la vegetazione caratteristica (assonanza con licheni) o o con formazioni rocciose tipo camini di fata; dopo che ci sono stata tutto è chiaro.

la Valle è attraversata dal torrente Fersina, dei 4 Comuni tre sono di minoranza linguistica mòchena mentre il quarto Sant'Orsola Terme è divenuto famoso per la coltivazione dei frutti di bosco.



    



I Mòcheni sono dunque gli abitanti che raggiunsero la valle a partire dal 1200 per lo sfruttamento oltre che dei prati e dei boschi anche delle mimiere presenti nella zona. Di provenienza tedesca nel 1700 in concomitanza con il depauperamento dei giacimenti minerari, intraprendono il commercio ambulante stagionale di filati, stoffe e chincaglierie per le terre dell'impero austriaco; sono i krumer.

La lingua e la cultura dei Mòcheni ha potuto conservarsi fino ad ora grazie all'isolamento di questa vallata.





Nel centro di Palù del Fersina presso l'Istituto Culturale è allestita un'interessante mostra dedicata al soggiorno durante tre mesi del 1915 dello scrittore austriaco Robert Musil sul fronte di guerra; scrisse una novella "Grigia" evocando i luoghi e le tradizioni che lo avevano particolarmente colpito. Si può pertanto percorrere un vero e proprio itinerario letterario.



  


Il Municipio già sede del Comando austriaco  e la chiesa dedicata a S. Maria Maddalena citata dallo scrittore






girare per Palù è come visitare un museo all'aperto in cui fanno bella mostra di sè le tipiche case montanare







A Fierozzo si trova un antico maso, ora museo, che visitiamo: Filzerhof






la vista della Valle dall'orto del maso







continua...

lunedì 9 luglio 2012

Domenica in Valsugana

Con la prospettiva di un'estate senza ferie, una domenica trascorsa al fresco e tra distese di prati e abeti rappresenta sempre una, seppur magra, consolazione.

La partenza è fissata alle sei destinazione Pergine di Valsugana e le due valli laterali poco conosciute ma interessantissime: la valle dei Mòcheni e la valle di Pinè.


Pergine




del capoluogo della Valsugana ammiriamo il Municipio e percorriamo la via Tommaso Mayer, la più elegante della cittadina detta strada degli Taliani, in contrapposizione alla contrada abitata dai tedeschi, dove si susseguono palazzi e portali tipici del rinascimento trentino della prima metà del XVI secolo.

Nelle immagini alcuni tipici motivi ornamentali












gli irresistibili balconi carichi di fiori












un castello del '400 provvisto anche di camera della tortura, domina fieramente dall'alto la vallata, ma è ora un albergo.




 dal web


continua...