domenica 31 marzo 2013

Lunario mese di Aprile

                                           APRILE



Chiesa di S. Ambrogio - Santuario di S. Antonio da Padova - particolare della stele marmorea, i miracoli del santo, opera dello scultore Dante Ruffini.    (cartolina) 


Il numero del mese: il quattro
Aprile è il quarto mese dell'anno, mese in cui rifiorisce la terra ed in ogni tradizione occidentale e orientale, infatti, il 4 simboleggia la terra.

Lo spazio del cosmo è suddiviso in quattro punti cardinali disposti a croce e inscrivibili in un cerchio, il cerchio ideale in cui si muove il sole dal suo sorgere al tramonto.

Quattro sono gli elementi del cosmo: aria, acqua, terra e fuoco; quattro le stagioni e quattro le fasi della luna, su cui si regolava lo scorrere del tempo.

Infine quattro sono le età della vita: infanzia, adolescenza, maturità e vecchiaia.

La simbologia del quattro è presente nel Libro dell'Apocalisse negli esseri alati che circondano il trono di Dio (insieme dei viventi nel mondo della luce) e nei quattro cavalieri che portano i flagelli maggiori.

Il quattro dunque rappresenta la totalità del creato e di tutto quello che è destinato a perire.



 
Santi e Ricorrenze

  6/4 San Pietro da Verona
15/4 Sant’Abbondio
26/4 San Marcellino
27/4 Santa Zita

 
La poesia del mese


Aprile pittore - Renzo Pezzani

 
Così aprile in un giorno
m'ha dipinto il giardino:
di bianco calce tutto il muro intorno,
e tutto il cielo del più bel turchino.
Di verde non ha fatto economia.
Or tutto è verde in questa terricciuola
che sembra l'orto della Poesia.
Che chiasso di colori in ogni aiuola,
e quanti fiori, quanta fantasia di blu,
di rossi, di celesti e viola!
C'è un fior per tutti in questo mio giardino!





 
Il proverbio del mese
Aprile: a staa tacaat a la tèra, se sbaglia maai. A stare attaccati alla terra non si sbaglia mai. E’ un proverbio molto in uso cui si aggiunge spesso: ci saranno i sette anni delle vacche grasse e i sette anni delle vacche magre, ma nel complesso sulla terra si vive sempre.



La ricetta del mese

 
Kaiserschmarren 








Ingredienti per 4 – 6 persone:
200g. farina; 125 g. burro; 100 g. uvetta; 8 uova; 2 bustine zucchero vanigliato; zucchero semolato e a velo; 400 ml. latte; rum; sale.

 
Ammorbidire l’uvetta in un dito di rum. Montare gli albumi a neve, versandovi lentamente due cucchiai di zucchero semolato. Montare i tuorli con 6 cucchiai di zucchero semolato, lo zucchero vanigliato e un pizzico di sale; amalgamare poi con la farina, il latte e l’uvetta. Incorporare delicatamente gli albumi montati a neve.
Far sciogliere un quarto del burro in un’ampia padella, versarvi l’impasto e far dorare a fuoco medio. Quando avrà la consistenza di una omelette spezzettarla, con l’aiuto di due forchette, girarla e disporvi sopra fiocchetti del burro rimasto; cuocere fino a quando i pezzetti saranno dorati.
Cospargere di zucchero a velo e servire immediatamente accompagnando con una composta di frutti di bosco o di mele.
Questo dolce chiamato anche “delizia dell’Imperatore” è stato creato per l’imperatore d’Austria Francesco Giuseppe che lo prediligeva.


 
Il colore del Toro: il verde



Perché nel mese che gli è dedicato, tutti gli alberi si coprono di foglie.
Il verde è il colore della natura rigogliosa, della fertilità e della prima giovinezza.

Il verde è anche simbolo di Resurrezione legato alle piante sempreverdi, dal pino alla palma.

Il verde è simbolo di salute: tutte le pietre e gli oggetti di color verde sono considerati positivi e salutari; anticamente si preparavano talismani di pietra verde che infondevano coraggio, sicurezza e stabilità emotiva.

Il detto "essere al verde" indica povertà ed è legato al tempo in cui si utilizzavano le candele che nell'estremità inferiore erano dipinte di verde, a quel punto la fiamma era ridotta al lumicino.




 

venerdì 29 marzo 2013

Lunario mese di Marzo

Santi e Ricorrenze

28/3


S. Cono di Naso Monaco Basiliano



dal sito Santi e Beati




 
Patronato: San Cono (Ct), malattie del naso e delle orecchie

 
Cono o Conone nasce a Naso in provincia di Messina attorno al  1139 dal conte normanno Anselmo, governatore della città al tempo di Ruggero II, re di Sicilia.

Fin da ragazzo abbandona gli agi dei genitori per ritirarsi nel convento di S. Basilio. Ordinato sacerdote col permesso dei superiori si ritira in una grotta detta Rocca d'Almo.

Ben presto la fama di santità si diffuse oltre i confini di Naso e richiamato al monastero fu eletto Abate. Di ritorno da un pellegrinaggio in Terra Santa e a seguito della morte dei ricchi genitori, elargì tutto il suo patrimonio ai poveri e si ritirò nella grotta di S. Michele.

Gli abitanti di Naso colpiti da un'epidemia si rivolsero a S. Cono che li liberò dalla malattia. Del miracolo vi è traccia nello stemma della città.

Morì a 97 anni il 28 marzo 1236, giorno del  venerdì santo; fu canonizzato nel 1630. Urbano VIII ne confermò il culto.

Oltre che il 28 marzo il santo viene festeggiato anche il 3 giugno e il primo settembre, in questa ultima data si tengono i festeggiamenti più solenni quando il busto del santo viene montato su una pesante macchina e portato in processione per il paese.

La raffigurazione del viso con occhi grandi, naso aquilino, labbra carnose, appare sgradevole al punto da far originare il detto: "avi 'a facci 'i san Conu" indicato come termine di paragone per la bruttezza.

Dalla leggenda secondo la quale avrebbe protetto il paese da un'incursione, con una palizzata di ferro incandescente gli discende il patronato su naso ed orecchi, da qui l'emblema con un naso tra 2 orecchie, interpretato dai devoti come raccomandazione ad "aver buon naso, ascoltare assai e parlare poco".






giovedì 28 marzo 2013

canarini che passione!

La rivoluzione in gabbia



l'ultima volta che li avevamo presentati erano cinque tutti gialli, in una sola gabbia; ultimamente però la convivenza si è fatta difficile e allora ecco che cosa ha escogitato Pippo







ha ceduto i tre novelli e al loro posto c'è una nuova coppia di canarini mosaico. 






In conclusione abbiamo un canarino in meno e una gabbia in più e stiamo per affrontare la stagione della cova. (allegria!)






martedì 26 marzo 2013

Elogio della dolcezza

I dolci della tradizione della Pasqua in Sicilia






Risale a ben 34 anni fa il mio primo viaggio in Sicilia e precisamente a Messina per conoscere quelli che dopo pochi mesi sarebbero diventati i miei suoceri.

Di quel viaggio e soggiorno ho tuttora un ricordo bellissimo; la città mi aveva immediatamente conquistata così come le vetrine dei negozi di viale S. Martino o della piazza Cairoli dove si trova la nota pasticceria Irrera.




Messina - veduta del porto con la colonna sormontata dalla statua della madonna della lettera




Ero capitata nel periodo pasquale e dalle vetrine delle numerose pasticcerie occhieggiavano dolci per me inusuali a forma di agnellini di marzapane






completi di stendardo, simboli della Pasqua del Signore






c'è poi un'altro dolce tipico, molto più rustico e familiare che ho realizzato anch'io in casa, qualche volta, ed è la "coddura cu l'ova"





a forma di coroncina, cestino o bambola racchiude delle uova beneauguranti.





la coddura che deriva dall'arabo koullura = corona, veniva preparata nel tempo pasquale per esser regalata e tanto più era grande e ricca di uova tanto più era segno di grande stima e considerazione nei confronti del destinatario del dono; era consuetudine che i fidanzati se ne scambiassero di grandi dimensioni. 



lunedì 25 marzo 2013

La settimana Santa

Con la Domenica delle Palme inizia la settimana santa che avrà il suo culmine nella S. Pasqua, la festa più importante della cristianità.

La casa è ormai da  tempo allestita per la ricorrenza pasquale; ecco qualche scorcio.
















 

sabato 23 marzo 2013

Lunario mese di Marzo

Santi e Ricorrenze



23/3


                        S. Turibio di Mogrovejo  Vescovo di Lima




                                            dal sito Santi e Beati



Patronato: Vescovi Missionari
Emblema: Bastone Pastorale


 
 
E' un nobile spagnolo nato a Mayorga de Campos (Leon) nel 1538. Filippo II che lo stima molto lo vuole vescovo nei nuovi possedimenti dell'America Latina. Essendo un laico gli verranno imposti tutti i sacramenti prima di divenire Vescovo.

Giunge a Lima, inviato da Papa Gregorio XIII nel 1580 e lì trascorrerà 26 anni fino alla morte avvenuta nel 1606 presso gli Indios di Sana nel nord del paese, il 23 di marzo.

Durante l'evangelizzazione del Perù si oppone allo strapotere dei conquistadores in difesa delle popolazioni aborigene e fonda il primo seminario del continente americano.

Viene canonizzato nel 1726.




lunedì 18 marzo 2013

Elogio della dolcezza

In previsione della festa di San Giuseppe che cade domani ho cercato un dolce per festeggiare l'onomastico e la scelta è caduta su questa ricetta



 

Plumcake al limone e noci (dal blog giallozafferano.it)



gli ingredienti sono per 6 persone 

*200 g di farina autolievitante (oppure farina 00 e 1/2 bustina di lievito)
*200 g di zucchero
*120 g di burro
*2 uova
*100 g di gherigli di noci
*la scorza di un limone biologico
*1/2 bicchiere di latte
*Zucchero a velo per guarnire



Per prima cosa prendiamo il burro dal frigo per farlo ammorbidire a temperatura ambiente.
Intanto che il burro si ammorbidisce, prendiamo i gherigli delle noci e le tritiamo in modo grossolano.
Prendiamo lo stampo per i plumcake, lo imburriamo e lo infariniamo.

In una ciotola versiamo lo zucchero e lo lavoriamo con il burro ammorbidito, fino a rendere il composto spumoso; uniamo le uova una alla volta e, sempre mescolando, la farina setacciata (se usiamo quella non autolievitante, mescoliamo precedentemente la farina con la mezza bustina di lievito).
Versiamo il latte, i gherigli delle noci ed infine la scorza grattugiata del limone e amalgamiamo bene il tutto.

Versiamo il composto nello stampo per i plumcake e facciamo cuocere per 45 minuti circa in forno statico a 180° precedentemente portato a temperatura.
Trascorso il tempo e verificata la cottura interna, togliamo lo stampo dal forno e lo sformiamo per farlo raffreddare e una volta intiepidito, possiamo spolverizzarci lo zucchero a velo.
Sono certa che vi piacerà tantissimo, aperto il forno, ne è uscito un profumino di limone eccezionale, ma il sapore di questo plumcake rimane molto delicato.


ed ecco il dolce realizzato da me






che idealmente offro insieme ai miei auguri  a tutti quelli che si chiamano Giuseppe, Giuseppina, Pino, Pina, Pinuccia, Pippo, Beppe, Peppino e Peppina. 
 

giovedì 14 marzo 2013

Lunario mese di Marzo

Santi e Ricorrenze


14/3



        Santa Matilde Regina di   Germania

(dal sito Santi e Beati)


 
Etimologia: forte in guerra dal tedesco

Emblema: Corona, globo, scettro, borsa di denaro, modellino di chiesa


S. Matilde è nata verso l'895 a Engern in Sassonia. Affidata alle cure della nonna paterna, badessa, crebbe forte, istruita e devota.
Il matrimonio col figlio del duca di Sassonia, Enrico, si rivelò felice e allietato dalla nascita di cinque figli.

Nel 936, rimasta vedova si spogliò dei suoi averi per darli ai poveri e condusse una vita monacale attirandosi le ire dei figli.

Verso la fine della sua vita si ritirò nei monasteri da lei fondati e in particolare a Quedlinburg dove spirò il 14 marzo 968 e dove fu sepolta accanto al marito.
 







mercoledì 13 marzo 2013

Il nuovo Papa

il post che avevo previsto di redigere oggi era di tutt'altro tenore, ma come rimanere indifferenti a quanto stava accadendo nella più bella piazza del mondo?





fin dalle 17.30 avevo addocchiato il comignolo, predisposto per la comunicazione di quanto succedeva in Conclave, su cui stazionava imperterrito un gabbiano





mi ero fatta la convinzione che anche l'ultima fumata sarebbe stata nera; figurarsi la mia sorpresa quando alle 19.06 si innalzò una poderosa e enorme nuvola bianca



 


a quel punto  la curiosità di conoscere il nuovo Papa aumentava  col protrarsi dell'attesa. Poi infine l'annuncio: "Habemus Papam"!
Stabilito che non era uno dei cardinali  i cui nomi circolavano come i più "papabili" sono rimasta immediatamente e piacevolmente colpita dall'inedito nome scelto dall'eletto: Francesco.




Già Cardinale di Buenos Aires, molto amato dagli Argentini, di origini piemontesi mi ha conquistato con le parole pronunciate ma soprattutto con la preghiera recitata da tutti per il Vescovo Emerito Benedetto e la preghiera silenziosa della folla oceanica della piazza. Ecco le sue prime parole:


" “Fratelli e sorelle, buonasera. Voi sapete che il dovere del conclave era quello di dare un vescovo a Roma. Sembra che i miei fratelli cardinali lo siano andati a prendere quasi alla fine del mondo, ma siamo qui. Grazie per l’accoglienza. E prima di tutto vorrei fare una preghiera per il nostro vescovo emerito Benedetto XVI: preghiamo tutti insieme per lui perché il Signore lo benedica e la Madonna lo custodisca”. Poi il papa con tutta la piazza recita la preghiera per eccellenza, il Padre Nostro. “E adesso incominciamo questo cammino, vescovo e popolo, un cammino di fratellanza. Preghiamo per tutto il mondo perché ci sia una fratellanza. Mi auguro che questo cammino di Chiesa che oggi iniziamo sia fruttuoso per la evangelizzazione di questa città. Vi chiedo una preghiera perché il Signore benedica il vostro vescovo”. Una preghiera silenziosa, e proprio in un silenzio surreale viste le migliaia di persona a San Pietro, i fedeli pregano con il papa. “Grazie per l’accoglienza, pregate per me. Domani andrò a pregare la Madonna. Buona notte e buon riposo”.

Con la vicinanza e la preghiera dei fedeli un augurio al Santo Padre: "Buon Lavoro".







venerdì 8 marzo 2013

Lunario mese di Marzo



Giornata Internazionale della Donna



8/3







si sa che non tutte le donne amano festeggiare questa giornata perchè giustamente ricordano che non si può provare sentimenti di rispetto e riconoscenza solo per un giorno all'anno infatti sostengono





come sempre vale il proverbio "in medio stat virtus" e allora festeggiamo con questa dolcissima mimosa