martedì 30 aprile 2013

Lunario mese di Maggio



MAGGIO



Cremona - parrocchia di Cristo Re (1959) -  inserita nel quartiere Po



Il numero del mese: il cinque



il numero cinque si addice a Maggio, mese dedicato nell'antichità a Maia e con l'avvento del cristianesimo, alla Madonna, in quanto nella tradizione di area mediterranea e del  Vicino Oriente simboleggiava la  grande madre dai molteplici nomi.

In Asia Minore si portava come amuleto il pentacolo, stella a cinque punte a  rappresentare la madre degli dei protettrice degli uomini dagli spiriti malvagi.  Ancora in Oriente altro amuleto è la mano di Fatima dal nome della figlia minore di Maometto.

I teologi dell'antichità sostenevano che il cinque conteneva non solamente la legge del Pentateuco ma anche le cinque ferite del Cristo ed inoltre essendo il cinque formato da tre più due, alludeva alla fede per la Trinità e ai precetti dell'amore verso Dio e verso il prossimo.

Ildegarda di Bingen vide l'uomo segnato dal cinque e la filosofia medievale ne ricordava i cinque sensi e le cinque estremità: capo, braccia, gambe.

La croce di Sant'Andrea é formata  da due cinque scritti in carattere romano (V), con cinque punti, le estremità e il punto centrale, a definirla.



Santi e Ricorrenze

 
5/5/1821 Muore Napoleone Bonaparte
14/5  San Mattia Apostolo
17/5  San Pasquale
20/5  San Bernardino da Siena
26/5  San Filippo Neri
30/5  Santa Giovanna d’Arco


 
                 La poesia del mese

                         dal web


A Maggio

Ecco i miei pensierini di bambina,
che trascrivo per te, maggio fiorito:
la rosa, che dei fiori è la regina,
di petali di seta ti ha vestito.
Hai gli  occhi azzurri come il fiordaliso,
che spunta in mezzo al grano che s'indora;
sei tanto bello, maggio, e il tuo sorriso
assomiglia alla veste dell'aurora.
Svegli nell'aria trilli d'uccellini,
canti di campanelle e di bambini,
che ringraziano te, maggio giocondo
per tanta gioia che tu doni al mondo.
Dammi una rosa per la mamma mia,
rossa come la fiamma e come il cuore:
dammi una rosa bianca per Maria,
perché possa pensare al suo candore.

           di Luisa Nason



Il proverbio del mese


Maggio: Mac sut, graan per tut. Maggio asciutto, grano dappertutto. In Maggio il grano fiorisce e lega il chicco; se piovesse troppo questa importante operazione potrebbe essere compromessa.



La ricetta del mese


CROSTATA DI FRAGOLE



(dal web)



Ingrdienti: (dosi per 6 persone)

500 g di pasta frolla
5 cucchiai di zucchero
1 cucchiaio di maizena
500 ml. di latte
1 uovo
1 pizzico di vaniglia
succo di limone 
g 250 di fragole

Preparazione: foderare una tortiera infarinata con la pasta frolla scongelata e cuocere in forno a calore moderato per 20 minuti. Preparare la crema con tuorlo, zucchero, maizena, vaniglia e latte. Far freddare e unire la chiara montata a neve. Versare la crema sulla pasta, disporre le fragole tagliate in due, bagnare con il succo di limone, far freddare e servire. (http://nonsoloprimi.myblog.it) 



Il colore del segno zodiacale dei Gemelli: l'azzurro


E' il colore della veste di Cristo e del manto della Madonna cui è dedicato il mese di Maggio.
In ogni tradizione rappresenta l'immagine del cielo come sede del divino. 
Nell'antico Egitto la dea Nut era raffigurata con il corpo blù - azzurro cosparso di stelle.
I re babilonesi costruirono regge dipinte del colore dei lapislazzuli di cui credevano decorate le dimore degli dei. In Egitto si poneva nella mummia uno scarabeo di lapislazzuli affinché il defunto potesse ottenere l'eternità nel Campo dei Beati.
L'azzurro è il colore del mare e dei laghi ed ha ispirato il simbolismo della fecondità connesso all'acqua; Omero descrive il Dio Nettuno "dalla chioma azzurra".
Pertanto, l'azzurro, secondo il contesto, simboleggia: la quiete, la pace, la serenità e anche la fecondità.
 


   







 



venerdì 26 aprile 2013

lunario mese di Aprile

Santi e Ricorrenze



27/4



Santa Zita Vergine






dal Sito Santi e Beati




Patronato: casalinghe, serve, fornai, Lucca

Etimologia: vergine (?) dal persiano

Emblema: chiavi, giglio.



Nata nel 1218 a Monsagrati, vicino a Lucca, da una povera famiglia, all'età di 12 anni inizia il suo lavoro di domestica presso la ricca famiglia lucchese dei Fatinelli.

Dapprima trattata con eccessiva durezza sia dai padroni che dagli altri servi per il suo zelo nello svolgimento del lavoro affidatole e per le elemosine che dispensava ai poveri privandosi essa stessa dei propri risparmi, in seguito le venne affidata la direzione della casa.

Una serva gelosa di Zita, insinuò nei padroni l'idea che la giovane sottraesse i beni padronali per distribuirli in carità; quando il padrone vede Zita con il grembiule gonfio recarsi da una famiglia bisognosa le chiede cosa ci sia nel grembiule; fiori e fronde è la risposta della Santa e miracolosamente aprendo il grembiule scende fino ai piedi una pioggia di fiori. Per questo miracolo Zita è detta la Santa dei fiori.

Dopo aver servito la famiglia dei Fatinelli per circa 50 anni stimata e ben voluta da tutti morì il 27 aprile 1278. Il suo sepolcro si trova nella cappella dei Fatinelli in S. Frediano a Lucca.
Il Papa Pio XII l'ha proclamata patrona delle domestiche.

nei giorni antecedenti il 27 aprile, a Lucca in Piazza dell'Anfiteatro, nella piazza della basilica di S. Frediano e nelle vie limitrofe si tiene un grande mercato di fiori e piante in onore della patrona.



Lucca - piazza dell'Anfiteatro (dal web)



 Lucca - interno della Basilica di S. Frediano (dal web)







mercoledì 24 aprile 2013

Lunario mese di Aprile

Santi e Ricorrenze



26/4



San Marcellino Papa






dal sito Santi e Beati




Etimologia: diminutivo di Marco, nato in marzo, sacro a Marte, dal latino.



nato a Roma nel III secolo, fu nominato Papa e Vescovo di Roma il 30 giugno 296. Fu molto ammirato da Sant'Agostino.

Il suo papato durò 8 anni fino al 304 quando per ordine dello stesso Diocleziano fu decapitato il 25 ottobre. Venne sepolto nel cimitero di Priscilla.




La Chiesa di San Marcellino a Cremona








La chiesa dedicata a San Marcellino e San Pietro, venne edificata tra il 1602 e il 1620; già dei Gesuiti ha una facciata incompleta pur se imponente e vasto interno a croce latina. Elegante e slanciato il campanile.

Nella chiesa si tengono soprattutto durante il Festival Monteverdiano concerti di musica sacra e barocca.



la monumentale fiancata



 l'ingresso al Convento ora occupato dal Liceo Manin


 





giovedì 18 aprile 2013

Turisti a Tavola

Reggio di Calabria




I sapori e gli odori dell'Aspromonte








Si è svolta qualche tempo fa la conviviale della serie Turisti a Tavola, come noto promossa dal Consolato TCI di Cremona, la XIV per la precisione, dedicata al maiale calabro.






Il maiale infatti è elemento fondante della cucina calabra di monte e intorno all'allevamento e alla macellazione si è sviluppata una grande tradizione di riti, usanze e leggende.





Lo abbiamo gustato negli antipasti costituiti da:
Buccularu d'Aspromonte (guanciale di maiale) stagionato 14 mesi, su frisci (biscotti) di granoturco
Surpizzata 'nfumicata di Cardeto (salume affumicato)
Canne palustri trafilate con formaggio pecorino d'Aspromonte ed erbe selvatiche infornate


 


 


 
 Il primo piatto è la "Pasta Patrinostréda", fagioli misti della valle del Sant'Agata  ed erbe selvatiche accompagnate con biscotti di jurmanu (segale) e curcuci (ciccioli) (=si mangiava  la pasta tipo ditali recitando il padre nostro)







Il secondo di carne di maiale arrostita è accompagnato dall'ottimo e rinomato peperone con fenocchio per mitigarne il gusto.




 

Per concludere i biscotti a plumì di majorca (grano tenero) e jurmanu (tipo di segale) sono biscotti circolari con in superficie una croce incisa e prendono il nome dallo stampo di legno di gelso (plumì). Derivano dalle antiche dominazioni bizantine.
Hialùni, dolce del periodo pasquale (dal greco - calabro = testuggine) che ha forma di tartaruga ricoperto di crema di ricotta di pecora, cannella e zucchero. In tavola un ottimo vino Rosè Malaspina.

Abbiamo, come al solito, trascorso un'ottima serata neanche particolarmente impegnativa dal punto di vista digestivo e calorico, nonostante le apparenze, gustando quello che è una realtà trainante comune dell'economia cremonese e calabra: sua maestà il maiale.






 
 








lunedì 15 aprile 2013

Lunario mese di Aprile

Santi e Ricorrenze



15/4



Sant'Abbondio Vescovo di Como



Miracolo di Sant'Abbondio del Pomarancio (dal web)



Patronato: Città di Como

Etimologia: abbondante, dal latino

Emblema: bastone pastorale



A partire dal 440 diventa Vescovo della diocesi di Como, e nella stessa città muore alla fine del 400 e tuttora vi sono conservati i resti.

Per la sua conoscenza della lingua greca, il Papa  Leone I Magno lo invia a Costantinopoli a dirimere le controversie dottrinali sulla duplice natura di Cristo sollevate da Nestorio ed Eutiche.

Il patrono della città lariana ha suggerito al Manzoni il nome per il personaggio di Don Abbondio  nel romanzo I Promessi Sposi, ambiantato negli stessi luoghi di grande diffusione del culto del santo.







Sant'Abbondio a Cremona



dal web



 Chiostro dal web




A Sant'Abbondio è dedicata la chiesa già del Convento che ospitò Benedettini, Umiliati e Teatini, e di cui resta un bel chiostro bramantesco.

Annesso alla chiesa vi è il Santuario Lauretano, eretto all'inizio del 1600 ad imitazione della santa casa di Loreto, per grazia ricevuta  e il Museo con una raccolta di tavolette ex-voto e altri oggetti preziosi.

La pala d'altare, conservata anch'essa nel Museo, intitolata il miracolo di Sant'Abbondio che prega per risuscitare un bambino del Pomarancio è stata oggetto di recente e accurato restauro.






 


lunedì 8 aprile 2013

Coro Ponchielli - Vertova

Concerto a Stagno Lombardo







Si è svolto ieri sera il primo di tre concerti molto ravvicinati, interpretati dal Coro Ponchielli - Vertova che in occasione dell'anno del bicentenario verdiano è oberato d'impegni.






Luogo del concerto era la chiesa parrocchiaIe di Stagno Lombardo (Cr), dedicata ai santi Nazzaro e Celso.




Il concerto di ieri sera era il secondo della nona rassegna organistica diocesana che intende far conoscere il grande patrimonio organario delle chiese cremonesi.
Mentre si svolgevano le prove ho voluto far un breve giro per il paese che si trova a 8 km dal capoluogo. davvero un ridente e tranquillo paese tipicamente padano.







  
 
Alle 21 precise inizia il concerto con l'accompagnamento all'organo del M° Alessandro Manara e il Coro Lirico Ponchielli - vertova diretto dal M° Patrizia Bernelich.













Alla fine del bellissimo e applauditissimo concerto, rinfresco per tutti!



 






giovedì 4 aprile 2013

lunario mese di Aprile

Santi e Ricorrenze


6/4


S. Pietro da Verona Sacerdote e Martire 


dal sito Santi e beati




 
Etimologia: Pietra dal latino
Emblema: pugnale, ferita al capo, palma


 
Nato alla fine del XII secolo a Verona da genitori seguaci del manicheismo, fin da piccolo dissente dalle eresie dei famigliari ed entra nel convento dei domenicani.

Dal 1236 è attivo in tutte le città dell'Italia settentrionale ed in particolare a Milano dove predica contro gli eretici.

Il Papa Innocenzo IV nel 1251 lo nomina Inquisitore per le città di Milano e Como. La domenica delle Palme del 1252 durante una predica predisse la sua uccisione per mano degli eretici rassicurando i propri fedeli sul fatto che avrebbe continuato a combatterli anche dopo morto.

Nel tragitto tra Como e Milano vicino a Meda, il 6 aprile 1252 cadde in un agguato; con una falce gli venne spaccato il cranio e una lunga spada gli penetrò nel fianco.

Il grande clamore suscitato dall'uccisione e il diffondersi di miracoli convinsero il papa Innocenzo IV, undici mesi dopo a canonizzarlo.

Il suo culto ebbe grande espansione, i domenicani gli eressero chiese e cappelle e varie città lo ebbero come protettore:  Verona, Vicenza, Cremona, Como, Piacenza, Cesena, Spoleto, Rieti, Recanati.

Sulla facciata della Cattedrale di Cremona vi è infatti una statua a lui dedicata.