giovedì 21 giugno 2012

Lunario mese di Giugno

Santi e Ricorrenze

24/6

Nascita di Giovanni il Battista





 Il 24 giugno si ricorda la natività di Giovanni il Battista considerato l'ultimo dei profeti e il precursore del Signore e il suo primo apostolo.

Figlio di Zaccaria, sacerdote, e della sterile e ormai anziana Elisabetta, egli insieme a Gesù è l'unico personaggio di cui il Nuovo Testamento narri la nascita, preannunciata dall'arcangelo Gabriele al padre.

Giovanni dà testimonianza della divinità del Cristo prima ancora della nascita in occasione della visitazione di Maria alla cugina Elisabetta.

Asceta, vissuto nel deserto, vestito di pelo di cammello, cibandosi di locuste e cavallette è diventato ben presto il modello del monachesimo nascente ed è stato venerato in tutte le epoche mentre i più grandi artisti l'hanno rappresentato innumerevoli volte sia come S. Giovannino accanto alla Madonna e a Gesù Bambino sia nella raffigurazione del Battesimo di Cristo e nella decollazione; la sua morte è ricordata il 29 agosto.

Patronato: Monaci, la città di Genova

Emblema: agnello, ascia



Quando nel IV secolo la nascita di Gesù venne fissata nel solstizio d'inverno, quella di Giovanni conseguentemente venne posta nel solstizio d'estate per rispettare il racconto evangelico; la nascita di Giovanni è fissata tre mesi dopo l'Annunciazione a Maria e sei mesi prima del natale.

La coincidenza del solstizio d'estate e dell'accorciarsi delle giornate è stata vista dai padri della chiesa come una conferma delle parole di Giovanni e della sua testimonianza al Cristo: " Egli deve crescere e io invece diminuire".



La coincidenza col solstizio d’estate fa sì che la notte tra il 23 e il 24 giugno sia una notte magica in cui si favoleggia che le streghe passino a migliaia nei cieli per recarsi al gran sabba che si teneva una volta sotto il “Gran Noce di Benevento”.
Era usanza per evitare l’invasione in casa di qualche strega scriteriata di porre davanti all’uscio rosmarino, ginepro, olivo benedetto, alloro, fico  e noce oppure solo granelli di sale e una scopa. Si narrava infatti che la strega prima di entrare in casa si soffermasse a contare i granelli di sale e i fili di saggina della scopa tirando fino a mezzanotte quando doveva dileguarsi velocemente prima che spuntasse il giorno dedicato al santo.

Accanto alle erbe caccia streghe san Giovanni offre erbe miracolose per i vari desideri. All’alba vanno anche colte le erbe che costituiranno il mazzetto di aromi da far seccare ed utilizzare in cucina.
Se si vuol ottenere una bella carnagione il rimedio è cogliere la rugiada della notte o rotolarsi nell’erba umida come rimedio contro i mali o preparare l’acqua di san Giovanni, esponendo alla benedizione del santo un catino colmo d’acqua e petali di fiori, rose, gerani, lavanda, ruta e rosmarino e l’iperico detto comunemente il fiore di san Giovanni.

Rimangono ancora due incombenze: la raccolta della camomilla selvatica e dei malli delle noci ancora verdi per preparare il nocino; le drupe (1/2 kg. la dose oppure in numero di 20) vanno staccate dalla pianta con una lama di legno, non di metallo.

Il comparatico posto sotto il patronato del santo si ispira a quello fra Gesù e San Giovanni Battista sul fiume Giordano e comporta legami e doveri differenti secondo le regioni.


2 commenti:

  1. Ma se mi rotolo nel prato, cosa diranno i miei vicini?! ;-)

    Ciao, Etta, un abbraccio.

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    1. considerati i probabili benefici ti imiterebbero!

      Un bacione e buona settimana

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