giovedì 24 maggio 2012

le mura della città




Visita guidata alla scoperta dei resti delle mura cittadine.



Nell'immaginario collettivo dei cittadini c'è la convinzione che a Cremona le mura siano scomparse con la trasformazione del tratto principale dell'area oggi Viale Trento e Trieste nel Vecchio Passeggio e la demolizione delle 4 porte monumentali: Po, Venezia, Milano e Romana.

In realtà si possono ammirare vari tratti di mura seicentesche lungo via Massarotti/via Amidani, via G. Pedone, e soprattutto lungo via Cadore seguendo il percorso compreso tra le antiche porte di Porta Po Vecchia e Porta Mosa come abbiamo fatto martedì pomeriggio.
 (l'intero tratto misurava km. 5,5 decisamente considerevole per l'epoca)




  


il tracciato delle mura in via Cadore si può seguire sul lato destro della strada, parallelo a V. Giordano, in direzione Porta Po - Porta Mosa seguendo un confine che era alcuni secoli fa lambito dal fiume Po.

Le mura visibili all'inizio della via risalgono alla seconda metà del 600 quando si sentì l'esigenza di rinforzare il sistema difensivo cittadino dopo il grande assedio del 1648.

Proseguendo si incontrano vari fabbricati per la cui costruzione ci si è comportati in maniera differente: o semplicemente distruggendo (era consentito agli inizi del 1900 per facilitare gli accessi alla città) o inglobando nelle facciate o addirittura sfruttandole come basamento.

Abbiamo infatti avuto la possibilità di entrare in un garage dove non solo è conservato un tratto di muraglia, ma addirittura si può osservare come a causa della piena del fiume che in quel tratto doveva essere amplissimo tanto da esser descritto come un lago, si sia avuto un cedimento del muro.

Dalla balconata del giardino della bella villa che sorge a metà circa di via Cadore  si ha una visione del notevole dislivello con la sottostante via del Giordano, mentre poco prima la via Belvedere ricorda nel nome come quello fosse un punto panoramico da cui la vista spaziava sul fiume da S. Sigismondo al Castello.








Mentre della Porta Po Vecchia rimane solo una dettagliata rappresentazione in una carta del 1758, soppiantata come fu dalla monumentale Porta Po che collegava in linea retta il modernissimo ponte in ferro al centro storico, porta poi a sua volta demolita nel 1908, di Porta Mosa risalente al 1230 rimangono i resti con tracce di due volte.

Nella rappresentazione che ne fa Antonio Campi nel 1582 accanto vi era posto anche un mulino e a difesa sorse più tardi il baluardo Caracena oggi inglobato in un parco pubblico.



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