martedì 22 maggio 2012

Diario di viaggio d'altri tempi






Viaggio in Sardegna


 
Venerdì 18.IX.1970 h. 8.30 km. 21790
Si parte da Macomer alla volta di Alghero. Il paesaggio riprende la sua caratteristica sarda che avevamo lasciato all’avvicinarci di Cagliari.
1^ tappa:Nuraghe Santu Antine.




2^ tappa: Alghero – Lasciata Abbasanta imbocchiamo la statale per Chiesi e Ittiri costeggiando il lago (Omodeo) sunnominato che fotografiamo.




Arrivate al Alghero percorriamo la strada per Porto Conte dove ci fermiamo per vedere il faro, poi proseguiamo per Porto Caccia e di lì alle Grotte di Nettuno.





Qui, armate di una buona dose di coraggio affrontiamo i 640 gradini della Escala del Cabirol. Visitiamo le grotte che ci entusiasmano nonostante la presenza dell’ ”oca giuliva”. Terminata la visita e deluse per non aver potuto scattare fotografie, riprendiamo la salita ricordando le ascensioni dolomitiche.
Verso l’una sosta per il pranzo e oggi come ultimo giorno ci concediamo un lussuoso banchetto. (£ 2.500) Visita ai vari negozi di Alghero indi ripresa del cammino alla volta di Sassari.




Alghero


3^ tappa: Sassari – dopo aver girato invano per una buona mezz’ora arriviamo al nostro albergo. Qui pernottiamo e concludiamo la serata concedendoci un film.*
* Il sonno della F.è alquanto disturbato dal canto di un menestrello locale, passibile di prendersi una bacinella di acqua in testa se continua ancora per un po’ nel suo disgustoso canto. (notte £ 1.800).
Percorsi km.181


 
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Sabato 19.IX.1970 h.9.40 km. 21971.




Santa Teresa di Gallura
 

Si parte da Sassari, per la prima volta ad orario indecente, alla volta di Platamona, dove decidiamo di trascorrere la mattinata per prendere l’ultimo sole sardo. Il bagno di sole si trasforma in poco tempo in bagno di vento, sabbia e materiali vari. Resistiamo eroicamente fino alle 13, indi, dopo esserci sommariamente lavate ad una fontanella, ripartiamo alla volta di Porto Torres per il pranzo.




 Capo Testa



 

Basilica di Saccargia
 



2^ tappa: Porto Torres – lauto banchetto a base di antipasto di mare, ottimissimi spaghetti alle vongole e pesci vari; il tutto annaffiato dall’abituale vino bianco che ancora una volta ci costringe a stringere i tempi e ad uscire in cerca di un luogo qualsiasi che ci dia la possibilità di smaltire l’ormai abituale sbornia (pranzo £ 2.600).
Verso le 16, ormai salde sulle nostre gambe, compiamo l’ultimo giro d’acquisti e verso le 17 ci imbarchiamo col cuore gonfio di tanta tristezza; fortunatamente ad alleviare il nostro dolore ci pensano alcuni giovani nella loro caratteristica foggia piuttosto primordiale.
Alle 20 circa la nave si stacca dal porto e noi diamo così l’addio a quella terra ospitale e ai 15 giorni trascorsi in essa.




Fine

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