Viaggio in Sardegna
Mercoledì 16.IX.1970 h. 8.40 km. 21372
Si parte
da Tortolì alla volta di Arbatax per una brevissima puntata e si
prosegue per Muravera. Strada molto bella
che si percorre in breve tempo tanto che prima di Tertenia decidiamo di
sostare a Porto Corallo per dedicare un paio d’ore al bagno di sole
quotidiano.
1^
tappa: Porto Corallo – mentre sedute sulla spiaggia ci godiamo il sole
siamo assalite da numerose gentili bestioline (tipo api) che chissà
perché non intendono lasciarci sole. Alla F. viene la brillante idea di
gustare quei famosi fichi d’india raccolti il giorno precedente. Armate
di forchetta e coltello iniziamo l’opera di scuoiamento e alla fine ci
ritroviamo con lingua, labbra e palato. .. ricoperti di spine.
2^
tappa: Muravera – sosta per il pranzo. h. 13 (£ 1.650) – si riparte alla
volta di Cagliari, anche questa volta, però, su di giri. Eravamo
partite con l’acqua minerale, ma dato che la volpe perde il pelo ma non
il vizio, siamo poi ritornate ai vecchi amori (vino). Per raggiungere
Quartu S. Elena percorriamo la strada di Muravera che passa attraverso
strette gole, fra cui la più spettacolare è l’Arco degli Angeli.
3^ tappa: Cagliari – Città grande e traffico caotico. Visitiamo
l’anfiteatro romano, il museo archeologico di notevole interesse e la
cattedrale dove ci colpiscono i due pulpiti romanici.
4^
tappa: Iglesias dove pernottiamo. Per la prima volta ci danno camere
separate ma vicine. Si pone subito il
problema della sicurezza personale. La F. si
sacrifica e lascia alla Etta la sua stanza, l’unica fra le due che si
possa chiudere dall’interno. Quindi ci avviamo alla doccia, ma sorge
subito un secondo problema: non è possibile chiudere la porta
dall’interno, si decide allora che una farà la doccia e a turno l’altra
starà di guardia. Ritornate nelle rispettive camere, la F. si accorge che dal
lavabo non scende acqua; affacciatasi alla porta della Etta, se la
trova davanti con tutta la bocca impastata di dentifricio, senza
possibilità di trovare un rimedio. Telefoniamo per chiedere spiegazioni
della mancanza di acqua e tranquille ci accingiamo al nostro lavoro
serale (la redazione del diario - n. d. a.); improvvisamente dalla
camera della F. un rumore sospetto: accorriamo e la visione è tutt’altro
che allegra. Dal lavabo esce acqua in abbondanza senza possibilità di
chiudere il rubinetto. Mentre ritelefoniamo la stanza si allaga sempre
più e quando Dio vuole un addetto dell’albergo, fischiettando giulivo,
senza alcuna preoccupazione pone rimedio al guasto.
N.B.
lungo tutta la strada, a parte le ingenti forze di polizia, abbiamo
incontrato ben 4 blocchi stradali: il nostro visino angelico non ha dato
adito ad alcun sospetto, poiché, pur desiderandolo, non ci hanno
fermate. (stanza £ 1.550)
Percorsi
Km. 227.
§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§
Giovedì
17.IX.1970 h. 8.25 km.
21599.
Si parte
da Iglesias dirette ad Oristano; sulla strada per Flumini Maiore
sostiamo un attimo per alcune foto ad un gregge e a delle caprette;
lungo il tragitto diamo un passaggio ad una signora del posto che doveva
recarsi ad Arborea ed aveva perso la corriera. Questa si dimostra molto
carina e, venuta a conoscenza delle nostre disavventure con i fichi
d’India si offre di raccogliercene un po’. Infatti con molta abilità e
con una tecnica tutta speciale ci dà la possibilità di farne una buona
provvista.
1^
tappa: Cabras – ci rechiamo accompagnate da due baldi giovani alla
cantina sociale per acquistare la vernaccia.
2^
tappa: Oristano – breve visita alla città e ai negozi indi sosta per il
pranzo. Qui facciamo conoscenza con un commesso viaggiatore che molto
gentilmente ci fornisce alcuni nominativi di alberghi per alloggio ed
eventuale pranzo nelle tappe che seguiranno. (pranzo £ 1.500)
3^
tappa: Nuraghe Losa = fra i meglio conservati.
4^
tappa: Macomer che raggiungiamo dopo aver deviato per Ghilarzo onde
poter vedere il lago Omodeo. Sosta per la notte in un albergo dove le
pulizie lasciano molto a desiderare. (albergo £ 1.250)
Percorsi
km. 191
continua...
Nessun commento:
Posta un commento