Santi e
Ricorrenze
26/7
S. Anna
altare di S. Anna - chiesa di S. M. Maddalena in
Cremona
Etimologia: Anna = grazia, la benefica dall'ebraico
Emblema: il libro
Nonostante non se ne parli nei Vangeli il culto di S. Anna è molto diffuso sia in occidente che in oriente. Svariati sono i patronati che le si attribuiscono, mentre in ogni città o paese vi sono chiese, cliniche, rioni e strade che portano il suo nome.
Come madre della Vergine Maria, speranza del mondo, è invocata per la raccolta del fieno, è patrona degli orefici e bottai, ma anche dei minatori, falegnami, carpentieri, ebanisti e tornitori.
Spesso rappresentata nell'atto di educare la Vergine a lei sono devote le madri di famiglia, le vedove e le partorienti; protettrice dei fabbricanti di scope, dei tessitori, dei sarti, fabbricanti e commercianti di tele per la casa e per la biancheria.
Alcune notizie di Anna e di Gioacchino, ricco pastore, suo sposo, vengono attinte dai vangeli apocrifi secondo i quali Anna, sterile e disperata per la "fuga" del marito, pregò intensamente Dio affinchè esaudisse il loro desiderio di avere un figlio. Durante la preghiera le apparve un angelo che le preannunciò il concepimento e il parto.
Per lungo tempo i due santi vennero festeggiati in giorni diversi solo con il nuovo calendario liturgico la memoria di S. Anna e S. Giocchino è fissata al 26 di luglio.
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