lunedì 27 febbraio 2012

Diario di viaggio d'altri tempi




                                                              Viaggio in Sardegna











                                         Costa Smeralda    -   Panorama di Porto Cervo








Lunedì 14.IX.1970
Partenza da Sa Caletta alle h. 8.45; km. 21013
1° Passaggio per Orosei senza alcuna sosta.
1^ tappa: Dorgali= 1° incontro con caratteristico paesaggio sardo, (costumi) e con vigile urbano: pagata multa per sosta vietata.
2^ tappa: Cala Gonone: si devia in direzione di un ipotetico villaggio nuragico – Su Naracheddu – panorama bello, strada meno bella. Ritorno sulla retta via e attraverso un tunnel raggiungiamo Cala Gonone. Visita in barca alla Grotta del Bue Marino (non visto neanche piccolo vitello) con accompagnatore dalla caratteristica vena oratoria (testo biblico) e con una quindicina di suore. Entrata e barca £. 800. Pranzo da Su Cinesu h. 13.30; dopo lunga attesa rallegrata da alcuni bicchieri di rosso rosato di Dorgali, arriva l’ormai insperato pranzo; ore 15 sosta su piccola spiaggetta perché impossibilitate a proseguire per i fumi dell’alcool. Poi ritorno a Dorgali dove imbocchiamo la strada per Oliena.
A 6 km. dalla meta, su strada alquanto dissestata e assai poco frequentata: la catastrofe; la macchina si ferma e non riparte. Rimaniamo in attesa, dopo vari tentativi per scoprire il guasto, quando un gentil Nuorese si ferma tentando di venirci in aiuto. Purtroppo ogni suo sforzo risulta vano, ma ecco sopraggiungere 2 camionisti, che impietositi, si fermano e dopo un consulto senza risultato, decidono di trainarci sino ad Oliena (nuova esperienza!) dove c’è un meccanico.
3^ tappa: Oliena: scoperto il guasto e rimessa in moto l’auto, si riparte precedute dai camionisti alla volta di una Cantina Sociale per l’acquisto, previo assaggio, dei vini locali (£ 900). Desiderose di sdebitarci per la grazia ricevuta invitiamo i baldi giovani in un bar, ma finiamo con l’essere loro ospiti. Ma la loro generosità non finisce qui, ci fanno strada fino a Nuoro, accompagnandoci dal meccanico che visiteremo domani.
4^ tappa: Nuoro – pernottiamo all’albergo E.S.I.T. (£ 1.800) a 1000 m. sull’Ortobene.

(Percorsi Km. 139)



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Martedì 15.IX.1970
Partenza alle h.
8.30; km. 21152
Dopo aver sostato dal meccanico per il cambio delle puntine, verso le 10 si inizia il giro. All’uscita da Nuoro si imbocca la strada per Orgosolo, luogo famoso per i rapimenti, per cui Etta ha iniziato il suo rosario di giaculatorie e preghiere varie.
1^ tappa: Orgosolo – da notare ingenti forze di polizia ovunque. Paese molto ridente e soleggiato dove però la gente non ama farsi immortalare. Infatti scorte due vecchiette in costume sedute sui gradini della chiesa, formanti un grazioso quadretto, chiediamo loro di farsi fotografare, ma si allontanano rapidamente dicendo di non aver tempo. Comunque i costumi vengono indossati solo in occasioni particolari.
2^ tappa: Mamoiada.
3^ tappa: Fonni (alt. m. 1000), proseguiamo per Desulo, centro principale della Barbagia. Lungo la strada bassa notiamo dapprima una moto abbandonata, poi un uomo che ci fa cenno di fermarci; considerando che la strada era interrotta e pensando che volesse avvertirci di questo, ci fermiamo. La sua richiesta di un passaggio ci coglie di sorpresa, ma non possiamo far altro che farlo salire, non molto fiduciose per quanto riguarda il tragitto ancora da percorrere fino a Desulo. (km. 12)
Tutto si svolge per il meglio: il poveretto voleva veramente solo un passaggio e pur dimostrandosi non molto loquace, non ha intenzioni ostili.
4^ tappa: Desulo – si scarica l’ospite con un lungo sospiro di sollievo, in particolare da parte di Etta, tenendo conto che lo aveva alle spalle, e di lui non rimane che una formidabile puzza di caprone. Finalmente ci è data la possibilità di vedere i costumi caratteristici del posto.





Desulo    costumi




5^ tappa: Aritzo – si pranza (£ 1.300)
6^ tappa: Seulo – lo raggiungiamo attraverso una strada di incomparabile bellezza.



 

panorama di Ussassai





7^ tappa: Lanusei – passando da Ussassai


arriviamo al paese e dopo averlo attraversato ci fermiamo lungo la strada per cogliere i famosi fichi d’india. Non l’avessimo mai fatto! i fichi li abbiamo raccolti, ma in compenso ci siamo riempite le mani di spine tanto da essere costrette a tenere le mani aperte. In queste condizioni arriviamo a Tortolì.
8^ tappa: Tortolì – si pernotta all’albergo Victoria (£ 1.450).
(Percorsi Km. 210)







continua...

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