Novembre
Quartiere del Cambonino chiesa di S. Giuseppe (2000)
Santi e Ricorrenze
10/11 S. Leone Magno
17/11 S. Elisabetta d'Ungheria - apre il canale di Panama (1913)
23/11 S. Clemente I - Terremoto in Irpinia (1980)
30/11 S. Andrea Apostolo - nasce l'Ammiraglio Andrea Doria (1466)
Il numero del mese: 11
il
numero che contraddistingue il mese di novembre è stato per lo più
considerato negativo. Supera il dieci che simboleggia un ciclo
completo ed è segno di dismisura e di violenza tanto che sarebbe il
numero del peccatore.
La somma delle sue cifre pari a due in questo contesto indica lotta ed opposizione così che tale numero rappresenta la lotta interiore, la dissonanza spirituale, la trasgressione della legge, la ribellione e la rivolta degli angeli.
Tuttavia si potrebbe interpretare come superamento del dieci, ossia con significato ambivalente di rinnovamento e di rottura e deterioramento.
La somma delle sue cifre pari a due in questo contesto indica lotta ed opposizione così che tale numero rappresenta la lotta interiore, la dissonanza spirituale, la trasgressione della legge, la ribellione e la rivolta degli angeli.
Tuttavia si potrebbe interpretare come superamento del dieci, ossia con significato ambivalente di rinnovamento e di rottura e deterioramento.
La poesia del mese
Novembre
Dall'azzurro
d'autunno, fra i carrubi
spogli traspare, a lampi, appena scorti,
l'immensità dei mistici connubi
tra i vivi in terra e i vivi che son morti.
Nozze d'oro, nei mondi, estuano in nubi
di musiche, or più fievoli or più forti,
ove affluenti arcangeli e cherubi
creano avvenire d'uomini risorti.
Il risveglio di spiriti autunnali,
che s'affollano al limite terreno,
ne disfoglia i bei manti vegetali;
ma quel morir di foglie è vita intera,
che balena immortale su dal seno
dei monti, in quanto eterna primavera.
spogli traspare, a lampi, appena scorti,
l'immensità dei mistici connubi
tra i vivi in terra e i vivi che son morti.
Nozze d'oro, nei mondi, estuano in nubi
di musiche, or più fievoli or più forti,
ove affluenti arcangeli e cherubi
creano avvenire d'uomini risorti.
Il risveglio di spiriti autunnali,
che s'affollano al limite terreno,
ne disfoglia i bei manti vegetali;
ma quel morir di foglie è vita intera,
che balena immortale su dal seno
dei monti, in quanto eterna primavera.
Arturo
Onofri
Il
proverbio del mese
Novembre: el suul di Saant el duura da la cà ai caamp. Il sole della festa di tutti i Santi (1 Novembre) dura dalla casa ai campi. Cioè durerà molto poco.
La ricetta del mese
"cudéghe e fazulìin" da gustare in questi giorni d'inizio novembre (ricetta e foto da la cucina cremonese pubblicata sul sito www.cremonaonline.it)
Ingredienti:
500 grammi di fagiolini dall’occhio ben mondati e tenuti a bagno
per 12 ore, 500 grammi di cotenne di maiale scottate in acqua e poi
tagliate a striscioline alte un dito; burro, conserva, marsala,
farina bianca, sale, pepe e rosmarino.
Lessare in acqua salata con delle foglioline di rosmarino i fagiolini e portarli quasi a cottura. Spegnere il fuoco e lasciarli a mollo in attesa di eseguire l’altra operazione. Mettere in un tegame piuttosto largo un pezzo di burro e rosolarvi le cotenne preventivamente infarinate.
Lessare in acqua salata con delle foglioline di rosmarino i fagiolini e portarli quasi a cottura. Spegnere il fuoco e lasciarli a mollo in attesa di eseguire l’altra operazione. Mettere in un tegame piuttosto largo un pezzo di burro e rosolarvi le cotenne preventivamente infarinate.
Salare,
pepare e tenere a fuoco bassissimo in modo che la rosolatura avvenga
adagio adagio. A questo punto spruzzare con marsala e, sempre a
tegame scoperto, lasciare lentamente evaporare, rimestando
frequentemente per evitare che le cotenne si attacchino sul fondo del
tegame.
Raggiunta
la rosolatura, aggiungere una cucchiaiata di conserva di pomodoro,
allungare il sugo con l’acqua dei fagiolini, in modo da coprire le
cotenne, far bollire sempre adagio per circa due ore. Attenzione a
dosare bene il sale, considerando che essendo lunga la cottura il
composto potrebbe risultare troppo salato. Assaggiare le cotenne e,
se sono cotte, aggiungere i fagiolini.
Lasciare
comporre l’insieme, mescolando e unendovi formaggio grana
grattugiato. Questo piatto, tipicamente cremonese, va servito in
scodelline calde, accompagnato da crostini di pane croccante.
Il
colore del Sagittario: il viola.
Il colore viola si addice al mese sia con riferimento alla notte del solstizio sia perché il mese di novembre è dedicato ai morti.
Risultato dalla fusione del rosso (energia terrestre) e del blu' (energia celeste) il viola indica l'equilibrio fra terra e cielo, fra i sensi e lo spirito, fra passione ed intelligenza.
Il colore viola si addice al mese sia con riferimento alla notte del solstizio sia perché il mese di novembre è dedicato ai morti.
Risultato dalla fusione del rosso (energia terrestre) e del blu' (energia celeste) il viola indica l'equilibrio fra terra e cielo, fra i sensi e lo spirito, fra passione ed intelligenza.
Grazie per queste notizie.
RispondiEliminaPaola
grazie mille a te, Paola che vieni a trovarmi e mi segui con affetto.
EliminaBuona Settimana!
Carissima Etta, come stai? Vedo che è arrivata la nebbia: anche da noi ha imperversato per un certo periodo, bagnatissima, fino a pochi giorni fa.
RispondiEliminaInvitante il tuo piattino di cotiche: buone, ma caloriche! Non importa: le assaggerei lo stesso! ;-)
Ti mando un saluto affettuoso ❤
un bacione! Etta
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