un nuovo argomento che svilupperemo progressivamente e che sarà di qualche interesse sia per i cremonesi sia per quelli che sempre di più vengono in visita a Cremona;







Via G. Patecchio è una breve strada del centro storico a ridosso di Palazzo Comunale e di piazza del Duomo, un po' nascosta e segreta come molti altri affascinanti angoli della città; una delle poche rimaste dell'impianto medievale cittadino.

sullo sfondo la mole possente del Palazzo del Comune.

al numero civico 1 una curiosa abitazione stretta e alta con logge sovrapposte e un delizioso cortiletto che ricorda un patio spagnolo.



La via è intitolata a Gerardo Patecchio, ma chi era costui?
Gerardo Patecchio visse a Cremona nella prima metà del 1200, era notaio e partecipò alle vicende politiche della città, lo si rileva dalle uniche due date certe ossia il 9 luglio 1228 fece parte della delegazione di città che nel palazzo comunale doveva concludere la pace con la rivale Parma e il 13 ottobre1253, data che appare su di un documento siglato da Patecchio nella sua veste di notaio. Le incertezze intorno alla sua vita derivano anche dalle storpiature del nome.
Egli è l'autore de "Lo splanamento de li proverbi de Salamone" e le Noie. La prima opera scritta attorno al 1229 si compone di oltre 600 versi dedicati ai proverbi di Salomone ed altri detti popolari scritti in lingua volgare; le Noie è costituito da 85 versi in tutto che attaccano pesantemente il genere femminile.
Non si sa dove e quando sia morto (1254?) rimane il fatto che il poeta- notaio cremonese ha contribuito con le sue opere alla nascita della lingua e della letteratura italiana dato che scrisse in volgare, forse un primitivo dialetto cremonese.
Bella idea! Anche se non conosco Cremona mi interessa vedere delle belle foto: così avrò modo di conoscerla, no?!
RispondiEliminagrazie Lella, farò del mio meglio per farti conoscere la mia città.
RispondiEliminaTi auguro una Buona Settimana in attesa del Natale
Etta