martedì 6 dicembre 2011

Turisti a Tavola

La cucina di Zagarolo


Turisti a Tavola è un'iniziativa nata alla fine del 2008, proposta e portata avanti con successo dal Consolato del Touring Club Italiano di Cremona. 
Si propone nel corso di cene conviviali che si tengono due - tre volte all'anno di fare la conoscenza di località o regioni attraverso le eccellenze della cucina del territorio; la capillare diffusione del TCI attraverso la rete dei Consoli fa si che si possano avere scambi di informazioni e materiale divulgativo sulle località d'interesse. Ma la scelta è motivata dai legami esistenti con la città di Cremona.

Il più recente, il nono, incontro è stato dedicato alla cucina di Zagarolo. Il nesso con Cremona è di primissimo livello dato che presumibilmente il quadro di S. Francesco penitente conservato nella civica pinacoteca sarebbe stato dipinto da Caravaggio a Zagarolo mentre era in fuga da Roma a causa del bando capitale da cui era stato colpito.     




 la diapositiva del quadro del Caravaggio proiettata durante la serata.  


Zagarolo è famoso per il film parodia dell’ultimo tango a Parigi, interpretato da Franchi e Ingrassia col titolo di ultimo tango a Zagarol.

L’origine del nome deriverebbe da “sagariorum vicus” luogo dove i sarti cucivano i sai, “sagum” dei militari appartenenti alle legioni di Cesare.





Il menù era così composto:





Antipasto: coratella d'abbacchio è costituita dalle interiora di agnello detto abbacchio perché prima di essere ucciso viene “abbacchiato”, battuto, cucinate con salvia, rosmarino e pomodoro. Il vino è un doc di Zagarolo, bianco con vitigno malvasia e chardonnay detto tufaio  perché coltivato a ridosso dei colli di tufo. Il pane è cotto al forno di legna di castagno.





Primo piatto: spaghetti alla gricia piatto romano, proveniente da Todi, a causa dei carbonai che scendono verso la campagna romana; tra i suoi ingredienti il guanciale, ma senza il pomodoro perché la sua origine è antecedente alla scoperta dell’America e con pecorino e pepe. Vino rosso tra i migliori  del Lazio presentati a “Vinitaly “ proveniente dal podere ottocentesco (vitigni merlot e tokai)







Secondo piatto: tordi matti, carne di cavallo molto speziata, salvia e coriandolo: Il coriandolo è presente a Zagarolo perché Pompeo Colonna vi conduce i turchi saraceni che introducono la spezia detta “pitardina” per il fatto che l’infiorescenza puzza.


l’origine del piatto: nei tempi andati le battute di caccia duravano una decina di giorni ed essendo rimasti senza viveri ed avendo un cavallo azzoppato utilizzarono la carne di questo al posto dei tordi accompagnata col condimento che si erano portati; la cottura della carne avviene sulla brace di tralci di vite. Il contorno di cicoria selvatica saltata in olio e aglio.


Dessert: crostata di marmellata di visciole e ciambelle al vino. Le visciole crescono spontanee e da esse si ricava una particolare marmellata; le ciambelle al vino hanno fra gli ingredienti bicarbonato e cremor di tartaro, olio e vengono bagnate e impastate col vino e cotte con rami di castagno. Le ciambelle sono da intingere nel tufaio passito.




Alla serata trascorsa piacevolmente in compagnia hanno partecipato una delegazione proveniente da Zagarolo e il Console Regionale TCI della Lombardia.


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