giovedì 16 gennaio 2014

Lunario mese di Gennaio

17/1 


Sant'Antonio Abate




già altre volte ho scritto di S. Antonio abate e agli altri post rimando per le notizie e leggende relative al Santo molto venerato nelle nostre campagne come protettore delle bestie al punto che né si poteva in quel giorno uccidere il maiale né far lavorare nei campi il bestiame. D'altra parte i contadini facevano festa mangiando gnocchi o tortelli a seconda della zona.

Mi piace ricordare come nella mia famiglia il 17 gennaio si faceva e si fa tuttora, una bella sbrisolosa per festeggiare chi portava il nome di Antonio e si amava ricordare la storiella della gamba del santo scesa dal soffitto per spaventare le donne che nella stalla si accingevano a far festa all'insaputa dei mariti allontanati allo scopo, ma vendicati da un famiglio, nascostosi sul fienile. "A lèt, a lèt che Sant'Antoni el la cumanda e se ghe credii miia ve mandi zo la gamba".  

Altri due elementi sono legati alla figura di questo Santo eremita: il porcellino dell'iconografia e il cosiddetto "fuoco di S. Antonio". Per finire, l'invocazione rivolta al santo quando si perde qualcosa: "Sant'Antoni de la barba bianca, feme trua chel che me manca" e il proverbio che ricorda come la giornata si sia allungata di un'ora abbondante.

 

2 commenti:

  1. Sai, Etta, mi hai ricordato quel proverbio ("Sant'Antoni de la barba bianca, feme trua chel che me manca") che recitava anche la mia mamma: si vede che è diffuso anche a Milano!
    Come stai? Hai iniziato bene l'anno?

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  2. ciao Lella! grazie per la visita; io sto bene ma sono tanto indaffarata e tu? Non hai in programma di venir su a Milano? Ti auguro una felice settimana e un abbraccio Etta

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