sabato 1 marzo 2014

Lunario mese di Marzo

MARZO




La Grande Croce, una croce astile in argento che è sicuramente un capo d’opera non solo del Tesoro, ma dell’oreficeria quattrocentesca lombarda visto che è stata realizzata nel 1478 da due orefici: il milanese Ambrogio Pozzi ed il cremonese Agostino Sacchi. Questi due nomi con la data di esecuzione sono incisi a niello sulla base del piedestallo della croce vera e propria che si appoggia ad un complesso basamento aggiunto nel 1775 e realizzato da Giuseppe Berselli su disegno di Giovanni Manfredini.




SANTI E RICORRENZE



4/3 Martedì grasso il termine del Carnevale
5/3 Le Ceneri
7/3 S. Felicita
19/3 S. Giuseppe
21/3  S. Benedetto
25/3 Annunciazione del Signore
31/3 S. Beniamino Martire




LA POESIA DEL MESE


MARZO


Nei boschi, da sera a mattina,
si schiudono fresche sorprese:
leggero sui prati cammina
Marzo, incantevole mese.

Ancora non c'è l'usignolo
ricolmo di note e di trilli,
ma lungo le prode e nel brolo
già fremono e parlano i grilli.
E, guarda, la siepe s'è desta
coperta di fiori, odorosa;
il pesco s'ammala di festa
schiudendo i suoi petali rosa.
C'è pioggia, c'è vento, c'è Sole:
è Marzo, ogni cosa ha un incanto:
è Marzo che piange e non vuole..
che mostra il sorriso tra il pianto.



                                                             Alfred de Musset



IL PROVERBIO DEL MESE


Per San Benedetto
la rondine sotto il tetto.
Per  l'Annunziata è finita l'invernata.
Se Marzo non marzeggia,
Aprile non verdeggia.


LA RICETTA DEL MESE


Filetti di merluzzo ai carciofi





 I filetti di merluzzo ai carciofi sono un secondo piatto leggero, ma al tempo stesso gustoso, che sposa il sapore delicato del merluzzo a quello deciso dei carciofi con un risultato che saprà sorprendervi.

I filetti di merluzzo ai carciofi sono ottimi se preparati con i filetti di merluzzo fresco, ma vengono benissimo anche con quello surgelato purchè sia di buona qualità. Lasciarlo però scongelare in frigorifero prima di cucinarlo.

Tratto da: http://www.lospicchiodaglio.it/ricetta/filetto-merluzzo-carciofi#ixzz2vVEDy8gp



INGREDIENTI


PREPARAZIONE

  • Lavare i carciofi, togliere le foglie dure più esterne fino ad ottenere i cuori formati solo da foglie chiare e tenere, tagliare le punte. Tagliarli a metà, eliminare il fieno, ridurli a spicchietti e metterli in acqua acidulata con il limone. E’ possibile utilizzare anche i primi 8-10 centimetri del gambo. Togliere la parte esterna più coriacea con un pelapatate e tagliarli a fette di mezzo centimetro di spessore. Mettere anch’essi nell’acqua acidulata.
  • Lavare il prezzemolo, selezionarne le foglie e tritarle con la mezzaluna su un tagliere.
  • Scaldare il brodo.
  • Mettere in una padella metà olio con la cipolla pelata e tritata finemente. Farla dorare dolcemente per 2-3 minuti, quindi unire i carciofi ben scolati e farli saltare a fiamma vivace per un paio di minuti.
  • Abbassare il fuoco, aggiungere un mestolo di brodo, un cucchiaino di prezzemolo tritato e lasciar proseguire la cottura per 10 minuti circa. Se il fondo di cottura dovesse asciugarsi troppo aggiungere altro brodo vegetale.
  • A fine cottura unire una grattugiata di pepe e regolare di sale.
  • Sciacquare i filetti di merluzzo sotto acqua fresca corrente e tamponarli con carta da cucina.
  • Infarinarli.
  • Scaldare in un'ampia padella il restante olio e rosolare i filetti di pesce un paio di minuti per lato, girandoli molto delicatamente con una paletta. Salarli.
  • Unire i carciofi con il loro fondo di cottura, un paio di cucchiai di brodo vegetale e cuocere coperto a fiamma media per 10 minuti. Di tanto in tanto smuovere delicatamente il pesce e i carciofi con una paletta e aggiungere altro brodo se il fondo di cottura dovesse asciugarsi troppo.
  • Trascorso il tempo indicato scoperchiare, alzare la fiamma e far asciugare.
  • Servire decorando con il prezzemolo.


AUTORE

Ricetta realizzata da . Fotografia di Giovanni Caprilli. Tutti i diritti riservati.





 L'albero dell'Ariete: l'ontano





I Celti lo consideravano sacro; probabilmente per la sua proprietà di resistere indefinitamente all'acqua tant'è vero che le prime case europee vennero costruite nei laghi su palafitte di ontano, così come in Irlanda fino a qualche decennio fa i secchi e i recipienti per il latte. Le foglie rimangono verdi fino a quando cadono nella sagione avanzata. L'ontano con i suoi rami contorti ha evocato maghi e stregheche si diceva fabricassero con questo legno dei fischietti per richiamare i venti distruttori. 
 

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